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Firenze, tanta arte e amiche <3

Aggiornamento: 4 ago 2023

Buongiorno cari appassionati del mio blog! Come state? Io starei divinamente se non fosse per il caldo, ma magari tra poco mi mangio un gelatino per rinfrescarmi, che dite?


La scuola è finita solo un paio di settimane fa, ma sembra che sia passato un sacco di tempo e non penso di essere l'unica ad avere questa sensazione! Dovete sapere che il sabato successivo alla fine della scuola, che ho festeggiato in gran stile tra l'altro, sono partita per Firenze con alcune delle mie amiche e ci sono stata per 6 giorni. Una bella vacanzina, lo ammetto, peccato sia finita :( .

Visto che sono in un momento nostalgico, vi racconto tutto quello che ho fatto nel capoluogo toscano. Venite con me?


sabato 11 giugno 2022

Drin driiin driiiiiin. "Scusatemi, è la mia sveglia, sono le 06:00 e ho già paura di essere in ritardo visto che tra meno di un'ora Gaia passerà a prendermi. Ma coraggio, tra meno di 2 ore si parte per Firenze." Questo è probabilmente quello che ho pensato appena sveglia, perdonatemi. Mi preparai un porridge energetico perché chissà quando avremmo mangiato, mi lavai, vestii, ricontrollai di avere tutto. In poco ero pronta e anche Gaia era arrivata, quindi let's gooo! Ci trovammo alle 7:20 di fronte alla stazione di Conegliano e, dato che avevamo tempo, andammo al bar a prendere una brioche da mangiare più tardi e Gaia M - c'erano 2 Gaia in vacanza con me, quindi metterò Z e M anche se probabilmente non vi importerà molto :) - e Anita fecero anche scorta di merendine. Poi, raggiungemmo il binario 2 per prendere il Frecciarossa delle 7:51 che era già in ritardo di qualche minuto. Poco dopo, infatti, ci annunciarono che il nostro treno si sarebbe fermato al binario 1, quindi tornammo indietro con le nostre valigione e nel giro di poco fummo in treno. Non ci sembrava vero ed eravamo super esaltate che la nostra prima vacanza senza genitori stesse per iniziare. Passammo il viaggio in treno chiacchierando, giocando a "Nomi, cose e città", ascoltando la musica, rivedendo il programma dei vari giorni... Il tempo passò velocemente e, alle 10:30 puntuali, fummo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella dove scendiamo. Finalmente eravamo arrivate!!! Come avevamo già deciso, andammo alle macchinette e facemmo altri biglietti per il treno perché il nostro Airbnb non si trovava in centro, ma eravamo alloggiate nella periferia nord della città. Per fortuna, raggiungere l'appartamento era molto comodo perché bastava prendere un treno regionale, scendere a Firenze Riffredi, camminare per una decina di minuti ed eravamo arrivate. La nostra host era super gentile e, infatti, venne a recuperarci in macchina alla stazione. Le valige, però, occupavano la maggior parte dello spazio quindi io e Gaia Z scegliemmo di andare a piedi, mentre Gaia M e Anita poterono "godere" del restante posto nella macchina di Maria Teresa (la host) in modo da vedere la strada e farsi spiegare come aprire la casa. Neanche a farlo apposta, io e Gaia Z ci perdemmo: innanzitutto, facemmo un giro lunghissimo perché ci rendemmo conto solo dopo che avremmo potuto tagliare per una stradina, poi avevamo l'indirizzo dell'appartamento sbagliato, quindi girammo un po' a caso fino a che Anita non ci mandò la posizione del luogo in cui erano e in poco ci arrivammo anche noi. Dopo aver svolto la parte burocratica, Maria Teresa ci lasciò, ci sistemammo un attimo e poi ci incamminammo per andare a fare la spesa per i giorni seguenti. Camminammo per una ventina di minuti fino alla Coop.Fi dove comprammo solo cose utili, ve lo assicuro; poi tornammo a casa e mettemmo subito dell'acqua a bollire per preparare la pasta. Dato che eravamo un po' stanche, abbiamo mangiato pasta col tonno e grana e poi ci siamo riposate anche perché la nostra amica Ele (di cui vi parlerò anche più avanti) ci aveva sconsigliato di uscire nelle ore più calde della giornata.


Verso le 16:20, lasciammo l'appartamento e tornammo in stazione per prendere un treno che ci avrebbe portate in centro. Neanche mezz'ora dopo eravamo di fronte al duomo, in Piazza San Giovanni, dove ci fermammo per fare un po' di foto prima di incamminarci verso Ponte Vecchio. Nonostante il caldo, era piacevole passeggiare per le viuzze di Firenze, fermarsi per fare una foto o per raccontarsi le proprie considerazioni.

Raggiungemmo Ponte Vecchio e ci fermammo lungo l'Arno per fare qualche foto, poi proseguimmo con la tappa seguente del nostro itinerario: la basilica di Santo Spirito. Ahimè, arrivate lì scoprimmo che non potevamo visitarla perché era in corso la messa (erano le 17:30), ma fortunatamente il portale era aperto quindi riuscimmo comunque a fare qualche foto alla struttura architettonica interna di questa chiesa progettata da Brunelleschi. La piazza che si trova di fronte a questo edificio religioso è super carina e mi sarebbe piaciuto moltissimo fermarmi per vivere da vicino la vita fiorentina e respirare la quotidianità dei cittadini. Il programma, però, era serratissimo, quindi niente sosta a Santo Spirito. Dopo qualche altro minuto di camminata, arrivammo al Giardino di Boboli che si sviluppa sul colle dietro a Palazzo Pitti. Facemmo il biglietto (gratis per i minorenni e di 2€ dai 18 ai 25 anni) e iniziammo la nostra visita. Innanzitutto, ci sedemmo all'ombra di un albero di fianco alla limonaia per riposarci un momentino e poi salimmo fino ad intercettare il viale dei cipressi dove facemmo un'altra sosta per fare uno shooting: giuro, Gaia M e Anita sono venute benissimo, siete delle fotomodelle, care! Da circa metà salita, salimmo fino all'anfiteatro da dove si può godere di una vista magnifica sulla città senza fare troppa fatica; inoltre, il prato è abbastanza ombreggiato quindi ci si può rilassare seduti sull'erba. Proseguimmo verso la vasca del Nettuno e da lì arrivammo alla Fontana dei Mostaccini, scendendo per un sentiero ombreggiato. Passeggiamo ancora un po' e poi uscimmo dal giardino; camminammo verso Palazzo Pitti e, lungo la strada, ci fermammo per un gelato che mangiammo sedute in Piazza de' Pitti. Restammo una mezzoretta lì a chiacchierare e a guardare il via vai di persone, carrozze, biciclette e macchine e poi ci alzammo per raggiungere l'ultima tappa dell'itinerario del primo giorno, ossia Piazzale Michelangelo. La strada era più lunga del previsto, ma godibile e molto rilassante visto che per un breve tratto costeggiammo l'Arno. Poi, ci infilammo per le stradine ricche di ristoranti e salimmo fino al Giardino delle Rose che, spoiler, non aveva quasi nessuna rosa, dove trovammo una panchina su cui sederci per riposarci e prendere fiato. Salimmo ancora un po' fino a Piazzale Michelangelo che era già pieno di gente, ma si poteva respirare tutta la magia del momento: c'era un signore che cantava delle canzoni accompagnandosi con la chitarra, qualcuno che sorseggiava una bibita fresca, qualcun altro che aveva comprato delle schiacciate di All'antico vinaio e veniva lì a cenare... Insomma, è stata un'esperienza unica aspettare il calare del sole con centinaia di altre persone, cuori che battevano di fianco ad altri cuori, un frastuono di battiti che taceva di fronte alla bellezza del tramonto su Firenze.

Con calma, scendemmo verso l'Arno, lo costeggiammo e poi lo attraversammo sul Ponte alle Grazie. Visto che anche il fratello di Anita si trovava in città, decidemmo di incontrarci in un bar, quindi girammo un po' per la zona fino a che non incontrammo il Moyo, un cocktail bar super accogliente e veramente figo dove ci sedemmo a bere qualcosa. Io presi un Sex on the Beach super buono e, nel giro di poco, il fratello della mia amica ci raggiunse con la sua fidanzata e ci intrattenemmo in chiacchiere fino alle 23. Dopodiché, lasciammo il bar e ci incamminammo senza fretta verso la stazione. Lungo la strada, però, incontrammo un signore che stava suonando con il flauto traverso la melodia di "La bella e la bestia" e ci fermammo a ballare abbracciate e, poco dopo, incrociammo anche un artista giapponese che stava facendo degli schizzi e che ci diede il suo nome Instagram in modo da poterlo seguire nel suo percorso artistico.


Domenica 12 giugno 2022

Quando giungemmo in stazione, sfortunatamente scoprimmo che avevamo comprato i biglietti da Riffredi a Santa Maria Novella (al contrario, insomma), quindi decidemmo di andare al Mc visto che il treno successivo era dopo 40 minuti. Mangiammo sedute per terra davanti alla stazione e poi rientrammo per prendere finalmente il treno. Eravamo stanchissimee! Arrivammo all'appartamento verso l'una e andammo a dormire alle 2 praticamente perché dovevamo lavarci e cambiarci, quindi eravamo ancora più stanche, ma molto molto felici!

 

Ci svegliammo verso le 8 e facemmo subito colazione, ma ci accorgemmo non appena aprimmo il frigo che qualcosa non andava: gli hamburger che Anita aveva comprato, infatti, erano tutti marroni e fummo costrette a buttarli immediatamente. Inoltre, anche il resto della spesa del giorno prima era calda, quindi subito pensammo che il frigo aveva qualche problema e contattammo la nostra host, la quale ci disse di abbassare il termostato e tenere controllata la situazione. Lasciammo l'appartamento verso le 10 e con molta calma ci dirigemmo in centro che fu veloce da raggiungere perché ormai eravamo diventate veterane! In programma avevamo la visita al complesso del Duomo, il quale però di domenica è chiuso, quindi ci portammo verso Piazza San Giovanni. Visto che al battistero c'era poca coda, chiedemmo alla guardia di sicurezza dove fare i biglietti e, dopo averli fatti nella biglietteria adiacente, iniziammo la visita proprio da questo monumento. L'interno è spettacolare: il soffitto ottagonale è decorato a mosaico con diverse scene bibliche e su un lato spicca Cristo su uno sfondo di mattonelle dorate. Fu molto divertente restare con il naso all'insù a cercare di capire a quali episodi si rifacevano le varie scene e potemmo anche utilizzare le nostre conoscenze in latino per decifrare i nomi dei profeti e le varie scritte.

Finita la visita al battistero, scegliemmo di salire sul campanile di Giotto che si trova di fianco al Duomo. Il campanile è alto 84,7 m, quindi potete ben immaginare che scalata è stata per salire fino alla sua sommità! Fortunatamente, si divide in 4 livelli per cui arrivate ad ognuno ci fermammo per prendere un po' d'aria, riposarci e scattare qualche foto. Avemmo anche la possibilità di sentire le campane suonare mentre ci trovavamo su e vi sconsiglio questa esperienza innanzitutto perché il rumore è veramente fortissimo e anche perché sentirete tremare tutto, oltre ad avere un sacco di paura. Ci volle circa mezz'ora per salire in quanto le scale, man mano che si sale, diventano sempre più strette e quindi si è costretti a fermarsi per far passare anche coloro che scendono; inoltre, salimmo con moltissima calma perché gli scalini sono veramente stretti e non vale assolutamente la pena arrivare in cima col mal di testa e il respiro corto per lo sforzo. In cima, comunque, facemmo il giro completo della punta e poi ci intrattenemmo in chiacchiere con la ragazza che era lì per sorveglianza, prima di scendere.

Arrivate ai piedi della torre campanaria, sentimmo il fratello di Anita che era ancora a Firenze e ci accordammo per andare da "I fratellini", una paninoteca d'asporto molto meno rated di L'antico Vinaio e dove si può mangiare a pochissimo visto che ogni panino costa 4€. Quando lo raggiungemmo, ci mettemmo in coda con lui, ma dovemmo comunque attendere una decina di minuti perché, nonostante il servizio veloce, c'era comunque molta gente. Io presi un panino n° 1 (prosciutto crudo, crema di formaggio e rucola) e un n° 25 (porchetta che tagliarono al momento e peperoni) ed erano entrambi suuuper buoni! Dopo aver ricaricato le energie e aver saluto il fratello di Anita e la sua ragazza, tornammo nei pressi del Duomo dove andammo a visitare Santa Reparata, ossia l'antica basilica di Firenze della quale si possono vedere i resti nella cripta di Santa Maria del Fiore. Probabilmente, del pass Giotto (il biglietto che abbiamo fatto, del costo di 20€, che comprende il battistero, campanile, Santa Reparata e il Museo dell'Opera del Duomo) questa è l'attrazione che mi è piaciuta di meno perché non riuscivo a capire cosa fosse, oltre al fatto che era piena di visitatori quindi non siamo riuscite a vedere moltissimo e con calma. Uscite dalla cripta, andammo subito a vedere il Museo dell'Opera del Duomo che visitammo con molta calma e approfittando del fresco. Qui si trova la ricostruzione della facciata trecentesca del Duomo, oltre alle statue originali del campanile di Giotto (tra cui Geremia e Abacuc, detto lo Zuccone, che abbiamo studiato a scuola), a molti gioielli del tesoro di Santa Maria del Fiore, ai macchinari utilizzati durante la costruzione del Duomo e a molte altri preziosi oggetti, statue, quadri e marmi, tra i quali anche la Maddalena Penitente di Donatello che era in restauro quando visitammo la struttura.

Terminata la visita, ci dirigemmo verso la basilica di San Lorenzo perché volevamo visitare la Sagrestia Vecchia che avevamo studiato a scuola, ma sfortunatamente la chiesa era chiusa perché era domenica, quindi facemmo solamente qualche foto all'esterno incompleto e poi ci dirigemmo verso la stazione per tornare a casa. Una volta in appartamento, appurammo che il frigo non funzionava per cui cercammo di preparare una cena a base del salvabile. Tostammo del pane e tagliammo i pomodori per fare delle bruschette, poi io e Gaia M mangiammo le insalate di riso che avevamo comprato, mentre Gaia Z e Anita si condirono un'insalata. Passammo la serata chiacchierando, poi ci lavammo e verso mezzanotte andammo a dormire.


Lunedì 13 giugno 2022

Ci svegliammo prestino perché anche per quel giorno avevamo un programma piuttosto corposo. Dopo aver fatto colazione, lasciammo subito l'appartamento e, come prima cose giunte a Firenze, visitammo la Basilica di Santa Maria Novella che nei giorni precedenti avevamo sempre visto da dietro e lateralmente, ma mai dalla parte della sua facciata. Entrammo dall'entrata che da su Piazza della Stazione e ci trattenemmo un po' nel Chiostro dei Morti che è un chiostro in cui sono conservate numerose lapidi e tombe e che ci lasciò tutte commosse per la sua intensità; da qui accedemmo ad un altro chiostro più grande dove una guida ci consigliò come organizzare la nostra visita.

Proseguimmo entrando nella basilica che è una delle più belle che io abbia mai visto! Oltre ad essere molto grande, presenta alcune opere d'arte di artisti di fama internazionale tra i quali Botticelli, Ghiberti e Michelangelo. L'abside dietro all'altare è spettacolare con le sue finestre istoriate decorate con vetri colorati e, lungo la navata sinistra, è affrescata "La trinità" di Masaccio, un'opera che avevamo studiato durante le ore di storia dell'arte e che ci soffermammo a osservare, sebbene ci lasciò piuttosto deluse. Infatti, ci era stata presentata come un capolavoro della rappresentazione prospettica dal profondo significato ideologico perché suddivisa idealmente in tre fasce. La più bassa è quella che si trova sotto alla predella marmorea dove compare uno scheletro disteso su un sarcofago dove compare la scritta "Io fui già quel che voi siete e quel ch’io sono voi ancor sarete" - che ho scoperto essere una celebre citazione latina detta memento mori - e che, nel complesso, indica la morte. Al di sopra, possiamo vedere il committente dell'opera e la moglie inginocchiati che raffigurano, insieme a Maria e a San Giovanni, la mediazione tra sfera terrena e divina. Infine, troviamo la Trinità, composta da Gesù crocifisso, Dio irato che sorregge la croce e la colomba simbolo dello Spirito Santo, che simboleggia la vita eterna. Come dicevo prima, vista in foto rendeva molto di più la prospettiva fittizia che sembra sfondare la parete, mentre dal vivo la tridimensionalità non si avverte affatto, ma resta solo un senso di delusione. Successivamente, visitammo la Cappella degli Spagnoli che ha le parete completamente affrescate ed è un vero spettacolo, poi la Cappella degli Ubriachi e il refettorio che, al contrario, non mi hanno lasciato molto perché vi erano dei pannelli di una mostra completamente sconnessi con l'ambiente, a mio parere. Infine, concludemmo la visita con il Chiostro verde, un angolo di pace in cui mi sarebbe piaciuto restare per rilassarmi e camminare sull'erba fresca del prato, circondata dal porticato affrescato e dagli studenti di Belle Arti intenti nelle loro opere.

Con moltissima calma, ci dirigemmo verso la Cappella Brancacci, un'altra attrazione che avevamo studiato a scuola in quanto ospita un ciclo di affreschi realizzati da Masaccio che è possibile vedere da vicino fino al 2023 in quanto sono in restauro. Quando arrivammo là, però, trovammo un cartello con scritto che in data 13/06 la Cappella sarebbe stata chiusa. Sconfortate, restammo sedute lì a decidere cosa fare perché non avevamo un piano B per la giornata e faceva anche molto caldo. Dopo una mezz'ora, ci alzammo e decidemmo di andare verso il centro per andare a visitare Palazzo Vecchio, soprannominato Palazzo Vez da Gaia M. Lungo la strada, però, incrociammo il Da Vinci Experience e fu una grandissima botta di culo perché si rivelò essere una delle cose che ci piacquero di più della nostra vacanza. Pagammo 10€ per l'entrata, ma ne valsero veramente la pena perché fu un'opportunità veramente unica. Innanzitutto, si entra in una cripta dove sono illustrate alcune delle invenzioni di Leonardo Da Vinci le quali si possono anche provare, e la sua vita; poi si accede ad una chiesa dove si assiste ad uno spettacolo multimediale di 40 minuti dove vengono proiettate macchine, invenzioni e opere d'arte del celebre scienziato. Infine, si entra nella sala degli specchi dove ci divertimmo moltissimo.

Raggiungemmo Palazzo Vecchio e ci perdemmo fra le sue stanze, la maggior parte delle quali sono affrescate in modo maestrale e ospitano opere d'arte dalla grande importanza artistica e per la famiglia dei Medici. Vi consiglio di visitare anche la terrazza perché gode di una bellissima vista sulla città e, proprio qui, scoprimmo da una guida che la Basilica di Santa Croce ospita la tomba di moltissimi personaggi super famosi tra i quali Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Niccolò Macchiavelli, Vittorio Alfieri e Giacomo Rossini, oltre a mezzo Ugo Foscolo perché l'altra sua metà si trova a Londra, quindi ci segnammo mentalmente di andare a visitarla.

Lasciato Palazzo Vecchio, camminammo fino a raggiungere l'Officina Profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, una profumeria che avremmo potuto visitare la mattina perché ci eravamo passate vicine. Quest'attrazione non è poi così turistica, ma merita davvero una visita perché ogni stanza profuma da un aroma diverso e si possono vedere da vicino gli strumenti del mestiere utilizzati per anni dai mastri profumai. In primo luogo, infatti, questa profumeria è un negozio sebbene sia anche un museo, non solo per il suo valore per quanto riguarda l'arte profumaia, ma anche per i suoi affreschi e stucchi.

Questa fu la nostra ultima tappa, anche se incappammo in un ex-detenuto che, in cambio di una molletta con l'ananas, ci "rubò" almeno 7€. Dopo aver preso il treno ed essere arrivate a Riffredi, facemmo un po' di spesa, evitando tutti i prodotti di frigo perché non ci era stato ancora sistemato, nonostante i tecnici fossero passati quel giorno stesso. A cena, ci lavammo e poi cenammo abbastanza presto con pasta al pesto che risultò essere una delle più buone che mangiammo in assoluto.


Martedì 14 giugno 2022

Questo giorno lo dedicammo quasi completamente alla visita degli Uffizi perché avevamo sentito che per visitarlo bene ci voleva almeno una giornata. Ci svegliammo alle 6 circa perché alle 8:30 avevamo prenotato l'accesso al museo, in quanto il fratello di Anita ci aveva fortemente consigliato di prenotare i biglietti salta-fila online e risultò essere un ottimo consiglio perché aspettammo al massimo 15 minuti tra controlli e fila per entrare, ma per il resto furono molto veloci.

Iniziammo la visita con la galleria principale dalla quale si accede alle diverse stanze nelle quali sono esposte le opere. In assoluto, la stanza di Botticelli e Caravaggio furono tra le mie preferite, ma ci stancammo molto facilmente di Annunciazioni, Madonne in trono con bambino e Pale d'altare perché rappresentano molto spesso gli stessi soggetti esattamente nelle stesse pose, senza apportare nessuna modifica.

Nonostante fosse un giorno feriale, i visitatori erano davvero molti e, forse, anche questo ci stancò moltissimo. Infatti, le ultime stanze le facemmo veramente molto velocemente perché non ce la facevamo più nonostante ci sarebbero state sicuramente moltissime opere d'arte a cui degnare più di uno sguardo. Un consiglio spassionato che vi do è di organizzare al meglio la vostra visita in modo da concentrarsi di più su ciò che interessa di più senza colmarsi di tutto e uscire con la nausea per tutta quell'arte. In compenso, però, date anche un'occhiata da vicino ai quadri che più vi ispirano perché in alcune potrete veramente scorgere dei dettagli che vi sorprenderanno moltissimo. Altro consiglio che vi do è di fare una sosta merenda presso la caffetteria perché hanno una grandissima scelta e i costi non sono nemmeno così alti come ci si potrebbe aspettare.

er pranzo, scegliemmo di andare al Mc perché era l'alternativa più veloce e meno costosa, quindi ci dirigemmo verso quello vicino alla Galleria dell'Accademia e presi un Gran Crispy Mc Bacon con patatine e Coca Zero. Finito di mangiare, raggiungemmo l'altro museo dove per entrare dovemmo aspettare circa 40 minuti perché non eravamo riuscire a prenotare. Per fortuna, al momento, era nuvoloso quindi non morimmo nemmeno di caldo e riuscimmo comunque a trovare qualcosa da fare.

Saltammo la prima stanza perché era costellata da pale d'altare e annunciazioni, quindi preferimmo andare veloci anche perché non vedevamo l'ora di vedere il David di Michelangelo, un'altra scultura che avevamo studiato a scuola. Che dire, ragazzi? Pazzesco! Letteralmente, catalizza tutta la sua attenzione su di lui e non riesci a guardare le altre opere perché il tuo sguardo ricade subito su di lui. È enorme, ma così aggraziato e proporzionato! Non penso ci siano altre parole per descriverlo. Praticamente, l'ingresso vale solo per vedere lui. Sfortunatamente, c'era quella rete da pescatore verde sopra, ma ci spiegarono che era per proteggere la statua da dei lavori che stavano facendo al soffitto.

Poco dopo, lasciammo il centro per tornare in periferia dove, dopo una breve spesa, cenammo e ci preparammo per tornare in centro a vivere la movida fiorentina con la Ele e alcuni suoi amici. Ci trovammo per le 22:00 in stazione e insieme a loro andammo in Piazza de' Pitti dove ci sedemmo per terra e parlammo un po', cantando canzoni estive e facendo amicizia anche con altri ragazzi del luogo. Quella sera ci fu anche la nostra prima vera litigata perché Gaia Z voleva prendere il treno prima, mentre io e Anita, soprattutto, spingevamo per prendere quello successivo perché non avevamo bisogno del treno di riserva nel caso in cui lo avessimo perso e volevamo provare il brividino dell'avventura. Alla fine, riuscimmo a piegarla al nostro volere, anche se comunque rimase arrabbiata con noi per l'intera serata. Nonostante questo, fu davvero piacevole innanzitutto perché potemmo confrontarci con dei ragazzi della nostra età che vivono in una realtà diversa otto certi aspetti e poi mi divertii tantissimo, sebbene mi bloccai la digestione perché avevo la pancia fuori e faceva un po' freddino.


Mercoledì 15 giugno 2022

Alla fine, per tranquillizzarvi, riuscimmo a prendere il treno di 00:44 e non fummo costrette a prendere quello delle 4! Quindi, abbiamo provato il brividino, ma ci è andata bene, suvvia!

 

Nonostante fossimo andate a dormire tardino, non dormimmo comunque fino a tardi perché alle 8:00 la host ci aveva detto che sarebbero passati i tecnici per controllare ancora una volta il frigo, quindi ci svegliammo alle 7, facemmo colazione e, nel mentre, cucinammo e condimmo anche le piadine per il pranzo. Quest'oggi ci aspettava recuperare e finire l'itinerario, quindi, dopo aver iniziato a preparare le valige, raggiungemmo il centro verso le 10 passate. Prima di tutti, visitammo la Cattedrale di Santa Maria del Fiore perché i giorni precedenti non eravamo ancora riuscite ad entrarci. Facemmo circa un'ora di coda alternandoci, ma tornando indietro non ne vale neanche la pena perché l'interno è quasi completamente spoglio, salvo qualche affresco o quadro, non è interamente visitabile e l'unica cosa che veramente vale la pena di vedere è l'affresco di Giorgio Vasari nell'intradosso della cupola. Questo, infatti, mi piacque particolarmente per la perfetta illuminazione e per i soggetti raffigurati, anche se, a dirla tutta, mi aspettavo dei colori molto più brillanti perché dal vivo sono pastello e molto chiari.

Dopodiché, visto che si era fatto quasi mezzogiorno, ci fermammo su dei paracarri a mangiare le nostre piadine e, nel frattempo, decidemmo cosa fare. Visto che avevamo ancora fame, poco dopo, ci fermammo per uno smootie allo Shake Café di via del Corso, ma non ci lasciò molto soddisfatte, sebbene ci rinfrescò dal caldo. Proseguimmo a piedi fino all'enoteca Pinchiorri, un ristorante situato in un palazzo cinquecentesco che la mamma di Anita ci aveva raccomandato di andare a vedere. Da lì, proseguimmo fino alla basilica di Santa Croce che ci piacque molto di più rispetto al Duomo. Come dimensioni e stile penso siano più o meno uguali, ma Santa Croce è molto più decorata e particolare, con tutte le sue tombe di cui vi ho già parlato precedentemente. Inoltre, avemmo pure la possibilità di seguire la preghiera dei domenicani. Annessa alla basilica, si trova anche la Cappella de' Pazzi che avevamo studiato a scuola in quanto è stata progettata da Brunelleschi e fu veramente una visita incantevole e che vale la pena di fare.

Lasciata questa chiesa, ci avvicinammo alla parte ebraica della città dove andammo a visitare la sinagoga, una meta che molti turisti saltano, ma che merita una visita, anche se breve. Nel biglietto d'ingresso è compreso l'accesso alla sinagoga e al museo. Quest'ultimo, però, non riuscii ad apprezzarlo a pieno perché avrei preferito molti più cartelli esplicativi, al posto della targhetta con solo il nome di ciò che era in esposizione perché, non avendo una grandissima cultura per quanto riguarda l'ebraismo in generale, non riuscii a capire e collegare i molti oggetti presenti, nonostante ne abbia riconosciuto comunque la preziosità. Molto più bella è la sinagoga che è completamente decorata e che alimentò la nostra curiosità. Non sapendo l'ebraico, infatti, ci chiedemmo che cosa volessero dire le varie scritte alle pareti, ma nemmeno i controllori del luogo seppero dirci cosa volessero dire. Apprezzai moltissimo il fatto di poter entrare nel cuore di questo luogo, sedersi sui banchi e osservare ciò che ci circondava, in silenzio. Immaginare cosa poteva succedere, cosa volessero dire le scritte o cosa fossero i vari oggetti che ci circondavano. Fu un'esperienza che mi insegnò davvero molto.

Lasciateci alle spalle la sinagoga, tornammo verso il centro e ci dirigemmo in direzione delle Cappelle medicee che era l'ultimo luogo che ci restava da visitare dell'itinerario. Non c'era nessuna fila, quindi entrammo subito e trovammo degli addetti super simpatici e cordiali. La prima parte la facemmo molto velocemente perché, personalmente, la trovai un po' tetra visto che si trattava di una collezione di reliquie. Poi, salimmo le scale ed entrammo nella Cappella dei Principi che, nonostante la stanchezza ci lasciò senza parole per la sua grandezza e, soprattutto, per la sua cupola decorata d'oro.

Ci sedemmo sui cuscinetti a riposare e a goderci il fresco di quell'ambiente tanto grande quanto silenzioso che ospita le tombe di alcuni rappresentanti della famiglia Medici. Ci chiedemmo perché mancassero alcune statue dai loro posti, ma eravamo troppo stanche perfino per vedere su Google, quindi proseguimmo la visita fino alla Sagrestia nuova di San Lorenzo che fu progettata e realizzata da Michelangelo stesso. Qui alcuni studenti della scuola di Belle Arti stavano riproducendo le varie sculture ed è un'esperienza unica vederli assorti nei loro lavori, in silenzio e con assoluta concentrazione.

Troppo stanche per continuare a girare per il centro storico, ci fermammo nel primo ristornate che trovammo all'uscita dalle Cappelle Medicee e ordinai delle gustosissime lasagne che mangiai lentamente perché erano veramente deliziose, oltre che calde! Le mie amiche presero anche il dolce, ma io avevo solo voglia di cookies della Milka, quindi lungo la strada verso la stazione mi fermai in un supermercato per comprarli e trovai anche i brownies che mangio sempre a scuola perché sono la cosa più buona del mondoo!

Ritornammo a casa prestissimo perché avevamo ordinato alle 17 come i tedeschi ahah. Riuscimmo ad evitare la pioggia, ma quando arrivammo in appartamento piovve per qualche minuto, anche se con il sole così spuntò un bellissimo arcobaleno che ci godemmo sedute in terrazza ascoltando reggaeton.


Giovedì 16 giugno 2022


Per l'ultimo giorno, ci svegliammo un po' più tardi e facemmo tutto con molta più calma tanto avevamo tempo fino alle 11 per lasciare l'appartamento. In stazione, trovammo una ragazza spagnola carinissima che aiutai a fare i biglietti e con la quale poi iniziammo a parlare e ci scambiammo perfino l'account su Instagram. Giunte a Santa Maria Novella, rimanemmo lì per il resto della giornata salvo per una piccola uscita per andare in un negozietto in cui comprai un paio di pantaloni super comodi che volevo comprare da tantissimo. Inizialmente, facemmo un giro da Tally Weijl, poi prendemmo un iced coffee da 12oz che non mi piacque proprio per niente, presi un wrap vegano e non mi piacque neanche quello. Poi, andammo al Mc per pranzare e, infine, ci fermammo alla Feltrinelli dove tutte comprammo qualche libro, soprattutto della lista che ci aveva dato la prof di inglese delle letture suggerite. Alle 15:30, avremmo dovuto prendere il treno, ma c'erano stati dei problemi sulla linea ad alta velocità, quindi lo prendemmo in ritardo e per pochissimo riuscimmo a prendere la coincidenza a Mestre, ma we did it!


Scusatemi se questo recap è infinito, ma ci tenevo davvero a darvi un'idea di ciò che vidi e feci a Firenze in quei 6 giorni in cui restai lì. Non mi resta che ringraziare le mie amiche perché è stata una vacanza meravigliosa e non vedo l'ora di partire con voi per un'altra avventura.

Saluto anche te caro lettore per tutta la pazienza che hai avuto per arrivare fino a qui. Ti mando un grandissimo bacio, alla prossima! Rolling Giada


Di seguito vi lascio una lista di link utili che potrebbero servirvi per organizzare le vostre vacanze a Firenze:

- Qui trovate l'itinerario completo con anche tutti gli orari e i costi - l'Airbnb dove alloggiavamo si chiama La casa di Anna e Gino

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